In questi giorni di quarantena forzata, realtà come la nostra studiano 14 ore al giorno (se non di più) per far fronte alla paura dei nostri clienti… in questa settimana, nella quale si intuisce che lo scenario legato al COVID-19 proseguirà molto oltre i termini immaginati, ogni imprenditore non prova più “prudenza” ma vera e propria “paura” del futuro.
Per essere di supporto ai nostri clienti, per riuscire a guidarli come una bussola in mezzo alla tempesta, lavoriamo per provare a prevedere il futuro e agire da subito, qui e nel presente, per far diventare le nostre visioni delle realtà.
La prima domanda alla quale rispondere è la seguente: quanto durerà l’emergenza COVID-19? Nelle slide Cerved che condividiamo in questo articolo, immaginiamo due differenti prospettive…
Se i due scenari differiscono per tempi di durata e ripresa, resta invariato l’assioma della mancata crisi finanziaria: questo perchè, trattandosi di un problema a livello mondiale, è ragionevole supporre che ogni continente farà la sua parte per evitare il tracollo del modello finanziario attuale.
30 miliardi di euro bastano?
Andando ai numeri, proviamo a comprendere quale sarà il reale impatto economico sul fatturato nazionale…
La buona notizia è che a una grande depressione corrisponderà una ripresa repentina nel 2021. Quale deve essere allora il focus principale di ogni imprenditore? Adottare una strategia che permetta di mantenere la propria attività in piedi fino al 2022.
In che modo far fronte all’emergenza? Analizziamo quali sono i 10 settori più colpiti dalla crisi, sia positivamente sia negativamente.
E’ chiaro che non è semplice reinventare un’impresa: chi ha un albergo non può certo trasformarlo in una farmacia come nulla fosse! Ciò che è certo, è che si può (e si deve) velocizzare la propria informatizzazione. Creare (o potenziare) il proprio e-commerce e tutta la filiera di vendita online, migliorare la distribuzione alimentare (dalla consegna a domicilio al software per la spesa da casa) sono solo alcune azioni, a costo basso e attivabili in smart working, sulle quali ci si può concentrare.
Si può anche essere creativi: se non hai il personale e le risorse economiche per mettere “online” il tuo supermercato, perchè non inventarsi un servizio in abbonamento che preveda la spedizione di prodotti, a sorpresa, una volta al mese ai tuoi clienti? E’ quello che sta facendo DEGUSTABOX, che con fantasia ha risolto il problema della “scelta dei prodotti” e che in questi giorni vedrà sicuramente un incremento negli abbonamenti.
Per tutti gli altri che volessero approfondire l’argomento, invitiamo a scaricare il rapporto completo Cerved e di contattarci: saremo felici di supportarvi in questo difficile momento.